Quando si effettua una ristrutturazione oppure si realizza una costruzione ex novo, uno degli aspetti maggiormente presi in considerazione è quello dell’efficienza energetica. Disporre di un edificio ottimizzato sotto questo punto di vista, assicura un maggior comfort e spese più contenute per riscaldare e raffrescare.
Una prerogativa molto importante anche e soprattutto per condomini dove, tuttavia, occorre massima sinergia tra i vari proprietari. Tra le misure maggiormente adottate per ottenere importanti vantaggi in termini energetici, c’è l’installazione di impianti capaci di sfruttare le energie rinnovabili come nel caso dei pannelli fotovoltaici e dei pannelli solari. Un impianto fotovoltaico permette, infatti, di auto produrre energia elettrica trasformando opportunamente quella solare, mentre l’impianto con pannelli solari consente di ottenere acqua sanitaria per tutte le varie esigenze domestiche. A rendere ancora maggiormente vantaggioso questo aspetto, ci sono i tanti incentivi statali messi disposizione tra cui l’Ecobonus.
In particolare, secondo quanto evidenziato ed approvato nel Decreto Rilancio, gli interventi che permettono di migliorare l’efficienza energetica di un ambiente consentono di ottenere sgravi al 110% della spesa effettuata. Una bella opportunità anche perché è stato introdotto il meccanismo virtuoso della cessione del credito, per cui un cittadino può cedere alla ditta che esegue i lavori oppure ad una banca o magari ad un intermediario finanziario, il credito maturato. Questo permette di effettuare le ristrutturazioni abbattendo enormemente i costi e in taluni casi addirittura azzerarli.
Cosa prevede l’Ecobonus per i condomini
L’Ecobonus nella sua ultima versione approvata nell’ambito del Decreto Rilancio, permette di accedere ad incentivi molto corposi che arrivano a coprire il 110% della spesa effettuata. È una soluzione ottimale per condomini ed anche per i proprietari dei vari appartamenti in quanto consente di cedere il credito maturato alla ditta che effettua i lavori oppure ad una società finanziaria come nel caso di una banca. Questo significa che, seppure non si sia nelle condizioni di scaricare i costi, si può ottenere una sorta di sconto. Entrando maggiormente nel merito della normativa, è necessario sottolineare come per poter ottenere questo super bonus, occorra effettuare uno dei cosiddetti tre interventi trainanti ossia imprescindibili. Si deve effettuare un intervento dedicato all’isolamento termico delle superfici opache verticali, orizzontali e inclinate andando a coprire almeno il 25% del totale. In alternativa, si può pensare alla sostituzione degli impianti di climatizzazione invernali esistenti però scegliendo esclusivamente impianti centralizzati per il riscaldamento. Infine, si possono effettuare interventi antisismici secondo quanto previsto dal Sismabonus. In parole povere un condominio, per poter ottenere questo genere di sgravio, può pensare alla sostituzione dell’impianto centralizzato con una nuova soluzione che preveda determinati standard di efficienza con tanto di installazione di pannelli fotovoltaici e pannelli solari. Differente è, invece, il caso in cui un singolo proprietario di un appartamento vuole installare un impianto solare oppure un impianto fotovoltaico in quanto potrà fruire dello sgravio solo se l’intero condominio effettua uno dei tre interventi trainanti appena descritti.
Cosa succede per il singolo proprietario di un appartamento
Se il condominio non ha intenzione di effettuare gli interventi previsti tra i tre trainanti per ottenere migliorie sulle parti comuni, allora il singolo proprietario dell’appartamento non potrà in alcun caso fruire del super bonus al 110%. Infatti, nelle linee guide che sono state messe a disposizione dei cittadini dall’Agenzia delle Entrate, si fa esplicito riferimento alle situazioni in cui si può fruire di questa agevolazione così rilevante. Innanzitutto, i condomini rientrano nella casistica di chi può usufruire del super bonus, mentre per quanto concerne il singolo proprietario occorrerebbe che l’appartamento e quindi l’unità immobiliare unifamiliare sia funzionalmente indipendente e disponga di almeno un ingresso autonomo. Questo ad esempio è il caso delle classiche villette a schiera posizionate l’una accanto all’altra all’interno di un parco, ma non certamente di un edificio composto da vari appartamenti il cui accesso è condiviso. Tuttavia, il proprietario di un singolo appartamento può comunque giovarsi di altre forme di incentivazione che rendono gli interventi di ristrutturazione e quindi di installazione di impianti fotovoltaici ed impianti solari molto più convenienti. In particolare, bisognerà fruire delle agevolazioni previste dalla vecchia normativa dell’Ecobonus che permette comunque uno sgravio del 65%. Nello specifico, all’interno delle medesime linee guida recentemente pubblicate dall’Agenzia delle Entrate, nel paragrafo in cui si fa riferimento a tutti gli interventi per i quali è possibile, da parte di un cittadino e quindi nel caso specifico di un proprietario di un appartamento, optare per la cessione del credito oppure dello sconto in fattura, si parla di tale opportunità. Il riferimento specifico è verso interventi di riqualificazione energetica rientranti nei bonus previsti dall’articolo 14 del decreto legge n 63/2013, tra cui anche l’installazione di impianti fotovoltaici.
Impianto fotovoltaico e solare centralizzato e privato in un condominio
Abbiamo evidenziato nei precedenti paragrafi in quali situazioni un condominio oppure un proprietario di un appartamento può ottenere importanti incentivi per l’installazione di un impianto fotovoltaico e solare. Ovviamente, la situazione migliore dal punto di vista della normativa è quella in cui il condominio preveda un impianto centralizzato per la trasformazione di energia solare in energia elettrica grazie al quale sarà possibile ottenere detrazioni migliori. Tuttavia, questa è una situazione poco comune in Italia soprattutto nei tanti edifici costruiti nei decenni scorsi. Infatti, l’amministratore di condominio dovrà cercare di trovare il punto di sintesi perfetta tra i vari condomini e quindi prevedere uno spazio all’interno del quale poter installare un impianto fotovoltaico che sia sufficientemente grande per soddisfare tutte le esigenze energetiche dell’edificio. Più complicato è il caso in cui un singolo proprietario stia pensando di installare un impianto fotovoltaico privato che quindi soddisfi le proprie esigenze energetiche. Bisogna sottolineare come la legge e in particolar modo una serie di sentenze abbiano evidenziato il diritto da parte di un proprietario di poter installare soluzioni che permettano di migliorare l’efficienza energetica del proprio appartamento e nel caso specifico di un impianto fotovoltaico oppure di un impianto solare. Nello specifico, la legge dice che ogni singolo condomino ha diritto ad installare un impianto fotovoltaico sul lastrico solare oppure su ogni altra superficie comune idonea allo scopo, ma anche sulle parti di proprietà privata. Tuttavia, c’è una precisazione piuttosto rilevante che rimarca come il condomino che lo utilizzi non vada ad alterare la destinazione oppure ad impedire agli altri condomini di utilizzarla. La sentenza emanata dalla Corte di Cassazione, che in questo specifico settore ha fatto scuola, ha evidenziato per il caso specifico dell’impianto fotovoltaico e quindi di quello solare che il condomino deve fornire al condominio gli elementi necessari per poter valutare la fattibilità dell’opera e la conformità rispetto agli articoli 1120 e 1102 del codice civile. In parole povere, è possibile installare l’impianto fotovoltaico purché non vengano compromessi i diritti degli altri condomini. Una soluzione ottimale potrebbe essere quella di un appartamento che presenta un terrazzo oppure un balcone proprio dove poter installare i pannelli e quindi godere dei tanti vantaggi dal punto di vista del consumo energetico. Il consiglio è comunque quello di rivolgersi ad una società specializzata in ristrutturazioni e nell’installazione di impianti fotovoltaici ed impianti solari, in maniera tale da poter godere della consulenza di un professionista del settore capace di interpretare al meglio le attuali normative e quindi permettere di soddisfare e far rispettare i propri diritti.
Cosa fare per ottenere il permesso per installare un impianto fotovoltaico oppure solare nelle parti comuni
La normativa permette ad un singolo condomino di poter pensare all’installazione di un impianto fotovoltaico oppure solare privato ossia destinato a soddisfare le esigenze del proprio ambiente domestico. Tuttavia, l’iter da seguire per l’installazione e richiederlo opportunamente secondo la legge, è quello di presentare una proposta scritta all’amministratore di condominio che dovrà per legge convocare l’assemblea condominiale entro 30 giorni. La proposta presentata con tanto di studio di fattibilità ed indicazioni sull’esatto punto in cui pannelli andrebbero installati, dovrà essere messa ai voti e per essere accolta dovrà prevedere una votazione favorevole di almeno il 50% però degli inquilini intervenuti all’assemblea. Questo significa che potenzialmente anche un numero estremamente minimo di condomini può dare il nullaosta per questo genere di intervento.
I vantaggi dell’impianto fotovoltaico condominiale
Ci sono tanti altri vantaggi che riguardano l’installazione di un impianto fotovoltaico condominiale partendo dalle spese che potranno essere ammortizzate tra i vari condomini, oltre la possibilità di fruire dei tanti sgravi fiscali attualmente previsti. Un vantaggio collegato all’installazione dell’impianto fotovoltaico, è che i costi che rientrano nelle cosiddette spese condominiali mensili, si abbatteranno in quanto il consumo energetico necessario per la movimentazione del cancello automatico, per l’accensione delle luci interne al condominio oppure per l’utilizzo dell’ascensore si azzereranno completamente o quanto meno ci sarà una drastica riduzione che consentirà di ammortizzare i costi nel tempo. Infine, come accade anche per l’impianto privato, anche quello condominiale permette un ulteriore risparmio grazie all’autoconsumo e alla possibilità in alcuni periodi dell’anno di vendere l’energia prodotta all’ente erogatore del servizio.
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