Tra i tanti pezzi iconici del design italiano, ti mostriamo oggi i nostri preferiti.

Un oggetto di design è considerato iconico quando è pieno di potenza visiva. Ovvero, puoi distinguerlo ad uno primo sguardo dagli altri perché ha qualcosa di diverso da tutto il resto. Alcuni di questi oggetti sono soluzioni intelligenti a problemi semplici, altri aprono la nostra mente a mondi visionari. Che ne siamo consapevoli o meno, questi oggetti iconici fanno parte delle nostre vite e della nostra storia. Siamo certi che amerai la nostra selezione!

FORNASETTI – TEMA E VARIAZIONI

Tema e Variazioni è una serie di piatti decorativi disegnati da Piero Fornasetti, artista italiano davvero visionario il cui lavoro è ora portato avanti dal figlio Barnaba Fornasetti.
Il soggetto è sempre lo stesso: i piatti mostrano centinaia di varianti del volto di Lina Cavalieri. Lina era una cantante d’opera e musa di Fornasetti, ma non sappiamo se si sono mai davvero incontrati nella vita. Il suo volto era l’archetipo di bellezza per Fornasetti e lo declinò in infinite illustrazioni emozionali. Ed è ancora il leitmotiv della maggior parte dei prodotti Forbasetti, dai piatti alle tazze, ai piattini e alle sedie.
Puoi dare un’occhiata alla collezione completa sul sito di Fornasetti qui.

LA MACCHINA DA SCRIVERE PORTATILE VALENTINA DI ETTORE SOTTSASS E PERRY KING, 1969

Questa macchina da scrivere portatile è un oggetto che puoi utilizzare ovunque “per dimenticare a monotonia del lavoro”. Sottsass la progettò immaginando che essa avrebbe “tenuto compagnia” ai poeti e agli scrittori piuttosto che essere una fonte per un lavoro di ufficio senz’anima, con l’idea di stimolare l’interazione e una relazione più rilassata con il lavoro. Il rosso è il colore della passione e della bandiera comunista. E i due coperchi arancioni sulle bobine delle macchine da scrivere aggiungono un inatteso tocco di colore.
Ettore lo ha descritto come “una macchina anti-macchina” e “un giocattolo senza pretese” e la sua popolarità è aumentata costantemente nel corso degli anni.
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LAMPADA DA TERRA ARCO, ACHILLE E PIER GIACOMO CASTIGLIONI, 1962

La lampada Arco è probabilmente il pezzo di illuminazione più conosciuto tra i tanti di Achille Castiglioni. Nel 1962 Achille la progettó in risposta ad una specifica esigenza: notò infatti non esisteva una lampada da terra che potesse funzionare come una plafoniera.
Ovvero, se hai bisogno di luce sopra un tavolo (e non vuoi ricablare per aggiungere un pendente a soffitto), cosa fai? Vorresti usare una lampada da terra. La sfida consisteva proprio nel posizionarla vicino a un muro (per poter raggiungere facilmente la presa) e allo stesso tempo creare una luce dall’alto sul tavolo senza perdere equilibrio. Questo è esattamente ciò che fa la lampada Arco. Infatti, la base pesante in marmo di Carrara bilancia il peso. E l’Arco è così alto che le persone possono facilmente camminare sotto di esso.

Questo pezzo iconico di design è diventato un vero riferimento per tutte le lampade ad arco prodotte poi.
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RADIO CUBO DI MARCO ZANUSO E RICHARD SAPPER, 1963

Personalmente, questo è il mio oggetto iconico di design preferito…e spero sempre di trovarlo in un mercatino delle pulci. Sono certa che un giorno succederà!!
La cosa interessante di questa radio è che quando la pieghi essa non sembra una radio bensì una scultura, un pezzo decorativo. Marco Zanuso e Richard Sapper la progettarono per Brionvega nel 1963, con l’idea di chiudere la musica in una scatola portatile. Oggi è esposta in numerosi musei di design in tutto il mondo, incluso il V&A Museum a Londra.

LAMPADA TOLOMEO, MICHELE DE LUCCHI E GIANCARLO FASSINO PER ARTEMIDE, 1987

Alza la mano se possiedi questa lampada in casa oppure l’hai vista nella casa di un amico o parente. La lampada Tolomeo è infatti la pioniera di tutte le lampade da scrivania.
La sfida principale che Michele De Lucchi ha dovuto affrontare nel progettare questo oggetto è stata quella di assicurarsi che la lampada rimanesse ferma mentre l’utente muoveva il braccio della lampada stessa, utilizzando una sola mano. L’ispirazione per il design è nata osservando il movimento di un pescatore. I cavi di tensione in acciaio fissati alle molle nascoste all’interno delle braccia contribuiscono infatti a mantenere una tensione costante.
Non c’è da meravigliarsi se, dopo due anni dalla sua creazione, la Tolomeo ha vinto il premio Compasso d’Oro per il design industriale italiano. È infatti il perfetto connubio tra design e ingegneria.

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